Chiunque eserciti un’attività commerciale o imprenditoriale, che sia un negozio o un business center, ne è consapevole ormai da anni: l’utilizzo di internet è indispensabile per farsi conoscere al pubblico e per fidelizzare vecchi e nuovi clienti o coworkers.

In quest’ottica, non v’è, al giorno d’oggi, imprenditore, azienda o business center che non abbia implementato la propria attività con un sito internet ad hoc, magari affiancato da un blog aziendale e dai principali canali social.

L’avvento di questo nuovo tipo di attività “collaterale” impone di affrontare diverse potenziai problematiche, tra cui, ed è ciò di cui vogliamo occuparci con questo articolo, l’utilizzo di immagini reperite su internet per la grafica dei propri siti internet, blog aziendali o canali social.

E’ possibile utilizzare immagini prese da internet per le finalità di cui sopra? E ancora: il solo fatto che le immagini siano liberamente disponibili su internet significa che le stesse siano esenti da diritti?

Cerchiamo di fare un minimo di chiarezza sulla questione, che non si configura affatto semplice da un punto di vista giuridico e legale.

Come noto, tutto ciò che costituisce il risultato dell’opera dell’ingegno è coperto dalla normativa sul diritto d’autore; in Italia, la normativa di riferimento è costituita dalla Legge n. 633 del 1941, che al suo art. 1 recita testualmente:

“Sono protette ai sensi di questa legge le opere dell’ingegno di carattere creativo che appartengono alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all’architettura, al teatro ed alla cinematografia, qualunque ne sia il modo o la forma di espressione.”

Ecco dunque che anche le immagini godono a pieno diritto della tutela offerta dal diritto d’autore. Questo comporta, in linea generale, l’inutilizzabilità delle immagini reperite su internet o altri canali, a meno che non vi sia certezza della volontà dell’autore di rendere l’opera d’ingegno disponibile per l’utilizzo di terzi.

Ma come essere certi che l’autore autorizzi l’uso da parte di terzi dell’immagine coperta da copyright?

La soluzione logicamente più semplice implicherebbe di chiedere il permesso di utilizzo dell’immagine di interesse al suo autore. Soluzione che, però, com’è facile comprendere, si rivela tutt’altro che agevole nella pratica.

Ciò che può sopperire alla mancanza dell’esplicito consenso dell’autore all’utilizzo dell’immagine prescelta è la presenza di una licenza Creative Commons sulla stessa.

Avete mai sentito parlare di licenze CC?

Basta fare una semplice ricerca di immagini sui maggiori motori di ricerca per notare come molte siano affiancate da un particolare simbolo che riporta la dicitura “CC” (che sta, per l’appunto, per Creative Commons) insieme ad un numero che identifica la licenza.

Le Creative Commons forniscono ai titolari di diritti d’autore di scegliere tra una serie predefinita di licenze che identificano in maniera chiara e diretta quali diritti restano riservati all’autore e quali invece vengono resi disponibili al pubblico.

In tal modo, esse permettono la circolazione dei contenuti nel totale rispetto della normativa in materia di diritto d’autore e della volontà dell’autore del contenuto stesso (nel caso in esame, dell’immagine).

Per conoscere nello specifico lo strumento Creative Commons e per capire nel dettaglio le caratteristiche e i limiti delle diverse licenze, visitate il sito https://www.creativecommons.it.
Nel quale si legge che: “Le licenze Creative Commons offrono sei diverse articolazioni dei diritti d’autore per artisti, giornalisti, docenti, istituzioni e, in genere, creatori che desiderino condividere in maniera ampiale proprie opere secondo il modello “alcuni diritti riservati”.

GMZ Service – Business Center, si impegna a porre costantemente l’attenzione su più fronti possibili per poter garantire costantemente la massima serietà e trasparenza ai suoi clienti o coworkers cercando di proporre costantemente contenuti innovativi e certamente frutto dell’ingegno dei suoi collaboratori.