Come la nuova Legge di Bilancio interviene a favore delle lavoratrici madri

E’ ormai dalla fine dello scorso anno che si sente parlare con insistenza di una nuova normativa sulla maternità. La notizia che il periodo di maternità obbligatoria (pari, come noto, a 5 mesi, di cui due/uno prima del parto e tre/quattro dopo la nascita del figlio) è rimbalzata prepotentemente tra le maggiori testate giornalistiche, i telegiornali e le trasmissioni radiofoniche.

L’argomento è senz’altro di grande interesse e cerchiamo quindi oggi con questo articolo di approfondire insieme la tematica.

La nuova legge di bilancio, pubblicata in Gazzetta Ufficiale alla fine dello scorso dicembre (Legge n. 145 del 30 dicembre 2018), reca alcuni interessanti articoli proprio in materia di maternità. Senza addentrarci nella complicata normativa (lasciamolo fare a chi di competenza), riassumiamo qui di seguito alcuni dei punti focali che possono essere di grande interesse per le donne lavoratrici, soprattutto dipendenti:

  • Il periodo di astensione obbligatoria dal lavoro

    “è riconosciuta alle lavoratrici la facoltà di astenersi dal lavoro esclusiva- mente dopo l’evento del parto entro i cinque mesi successivi allo stesso, a condizione che il medico specialista del Servizio sanitario nazionale o con esso convenzionato e il medico competente ai fini della prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro attestino che tale opzione non arrechi pregiudizio alla salute della gestante e del nascituro”. (punto 485 Legge di Bilancio). Come detto in precedenza, si tratta forse del punto più discusso della legge. L’intenzione è quella di permettere alla lavoratrice di scegliere se utilizzare i 5 mesi i maternità obbligatoria già in precedenza previsti per legge tutti in seguito all’evento nascita, continuando così a lavorare per tutta la gravidanza. Tale scelta è però subordinata alla presenza di una certificazione medica che attesti le buone condizioni di salute della donna, al fine di garantire una serena prosecuzione della gestazione.

  • Il lavoro agile per la neomamma

    “I datori di lavoro pubblici e privati che stipulano accordi per l’esecuzione della prestazione di lavoro in modalità agile sono tenuti in ogni caso a riconoscere priorità alle richieste di esecuzione del rapporto di lavoro in modalità agile formulate dalle lavoratrici nei tre anni successivi alla conclusione del periodo di congedo di maternità previsto dall’articolo 16 del testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità”(punto 486 Legge di Bilancio).

Poniamo ora la nostra attenzione sul secondo punto di cui sopra. La nuova normativa, tesa a semplificare la convivenza di ruolo materno e posizione lavorativa, traccia un nuovo e interessantissimo orizzonte in materia di lavoro da casa, il c.d. smart working (non sai di cosa di tratta? Per una definizione, visita la nostra pagina https://gmzservice.it/it/smart-working/). In sostanza, il legislatore stabilisce che le aziende che abbiano inserito la modalità dello smart work per i propri dipendenti, debbano prediligere, nell’assegnazione di tale possibilità, le lavoratrici madri nel periodo di tre anni successivi alla conclusione del periodo di astensione obbligatoria (i famosi 5 mesi di cui sopra).

Una grande opportunità quindi per le neomamme, che potrebbero così garantirsi, a seconda degli accordi con il datore di lavoro, giorni o ore lavorativi di maggiore flessibilità senza l’obbligo di recarsi in ufficio.

Il “lavoro agile” come modalità flessibile di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato allo scopo di incrementarne la produttività, la competitività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e, in questo caso, coniugare le esigenze di mamma e di lavoratrice.

Il lavoro agile potrebbe essere svolto direttamente da casa o, qualora la neomamma decida comunque di svolgere le proprie mansioni lavorative al di fuori delle mura domestiche per comodità o per garantirsi una maggiore concentrazione, presso locali appositamente pensati per le esigenze degli smart workers.

Ed è proprio per venire incontro a queste nuove esigenze che noi della GMZ Service abbiamo pensato a degli spazi appositamente ideati e adibiti per lo svolgimento dello smart working.

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